Luca Trovellesi Cesana, regista e produttore, ci racconta il suo “Criminali si diventa” che sarà nelle sale cinematografiche italiane dal 5 maggio 2022.
Trovellesi Cesana è il regista e produttore di “Criminali si diventa”. Nell’intrigante pellicola la storia, l’arte e l’amore per la regione Marche fanno da sfondo ad una trama avvincente. La protagonista insieme alla sua banda mette su un piano fenomenale per rubare un dipinto famoso.
Luca Trovellesi Cesana
Autore e regista di documentari, film e format televisivi su temi quali arte, archeologia, storia, religione, scienza, questioni sociali dal 2000. Specializzato nel genere della docufiction, ha prodotto programmi di successo per network italiani e internazionali. Nel 2010, ha lavorato attivamente con la società Studio3TV in Argentina, con sede a Buenos Aires, per 6 anni producendo formati televisivi, documentari e ha consigliato il governo argentino per la creazione di un nuovo canale televisivo. Dal 2015 ha aperto una filiale di Sydonia Production in Kurdistan, con sede a Erbil, con il suo partner locale Darwin Ways per il mercato del Medio Oriente. Le sue produzioni sono state premiate in numerosi festival, tra cui gli “EBE Awards” in Nevada e “A Film for Peace” alla Mostra del Cinema di Venezia. Con la sua società di produzione Sydonia Production, sta attualmente sviluppando coproduzioni internazionali per produrre nuovi progetti, partecipando ai più importanti mercati cinematografici e televisivi (Miptv, Mipcom, Mia).
INTERVISTA
Il mio super ospite di oggi è il regista Luca Trovellesi Cesana.
ILARIA – Ciao Luca e benvenuto su “Pianeta informazione”. Questo è il tuo primo film da regista e produttore, ti va di parlarcene?
LUCA – Sono regista, autore e produttore di documentari, film e format televisivi. Da sempre, a far da sfondo ai miei lavori sono location internazionali, ma da un po’ di tempo pensavo alla realizzazione di un film e complice il secondo lockdown, non potendo girare all’estero mi sono ritrovato a fare le riprese nella nostra bellissima Italia. Ho realizzato uno dei tanti progetti che avevo in mente da tempo… Finalmente il mio sogno ha preso piede.
ILARIA – Perché hai scelto di girare nelle Marche?
LUCA – Le Marche rappresentano le mie origini. Ho pensato che mostrare le Marche al posto di altre incantevoli regioni fosse un plus in più per la mia pellicola ed il mio territorio di appartenenza. Protagoniste del mio film sono la città di Fano, Fermo, Civitanova Marche ed Ancona. Ognuna di esse mi ha dato tanto in termini di ospitalità, affetto, offerta culturale, bellezza ed incanto. Girare un film con la complicità di tanto calore umano è stato un grandissimo privilegio. Soprattutto vi è stata una sinergia unica tra la produzione, il cast, tutte le maestranze e le autorità locali.
ILARIA – “Criminali si diventa, l’idea della trama da dove ha preso spunto?
LUCA – Da un documentario su Raffaello, che ho realizzato per Rai3, con la mia società di produzione Sydonia. La mia pellicola cinematografica gira intorno al furto del dipinto “La Muta”. Prendono vita tante dinamiche… si intrecciano le varie storie dei protagonisti del film.
ILARIA – A chi sei particolarmente legato tra i vari personaggi del film?
LUCA – Alla protagonista. Elettra interpretata dalla giovanissima Martina Fusaro, con lei si è creato un feeling professionale, che ha dato modo al personaggio di partire quasi in sordina e di crescere sempre di più man mano che la narrazione andava avanti, fino a culminare, svelare la sua essenza e forza. Elettra riesce a organizzare quasi come se fosse un gioco un atto criminale, cui poi si rende conto che nonostante tutti i piani qualcosa salta. Altro punto in comune con Elettra: è il primo ruolo di Martina da protagonista e questa è la mia opera prima al cinema.
ILARIA – Dal mondo dei documentari al cinema, raccontaci…
LUCA – Sono una persona molto curiosa, amo documentarmi e ricercare. Mi diverte mettermi sempre in gioco, avere la volontà di studiare ed approfondire mi dà la possibilità di progettare e realizzare i miei lavori.
Sinossi
Alla scarcerazione di Elio, autore dello storico furto d’arte del 1979 alla Pinacoteca Nazionale delle Marche, lo svizzero, noto commerciante di armi, contatta Elettra, nipote di Enzo e sua unica parente, chiedendole di convincere lo zio a ripetere la rapina in cambio di un mucchio di soldi. Elettra accetta, anche perché la sua famiglia completamente innocente ha pagato un prezzo pesante per quel furto. La giovane ragazza, cresciuta con il mito dello zio, sente un forte spirito di vendetta contro la società e le autorità che non hanno fatto nulla per proteggere i suoi genitori dallo stigma guadagnato a causa delle azioni altrui. Enzo, però, non ha alcuna intenzione di tornare indietro su quella strada criminale, nonostante la pressione di Elettra e un forte senso di sfida che sente ancora vivo dentro di sé.
Allo stesso tempo, il procuratore Ilaria del Capo, figlia del magistrato che ha condannato Enzo, è preoccupata che il ladro possa ripetere la rapina e chiede al capitano dei Carabinieri di Fermo di far seguire l’autore del reato, per ogni evenienza. Grazie alla sua diffidenza nei confronti della legge e alla pressione di Elettra, che vuole disperatamente “vendicare” i suoi genitori, Elio alla fine cede e accetta di diventare il consigliere di Elettra, a cui affida il compito di organizzare la rapina: rubare ancora una volta il dipinto di Raffaello La Muta dal Museo di Fermo, durante il suo tour espositivo all’interno della regione. Elettra, per nulla spaventata dall’inaspettata missione, arruola alcuni studenti amici dell’Università: Al, un indiano tamil che è un hacker; Pancho, chiamato Ossario per la sua sconcertante magrezza, uno studente spagnolo che sogna di diventare un gangster in stile Bonnie&Clyde; Rodrigo, un bell’allievo che è sempre a caccia di soldi; e Arduino, geniale creatore di oggetti di merchandising e innamorato della marijuana, soprannominato quindi Baker.
A questa squadra improvvisata, Enzo suggerisce di aggiungere Duilio, suo complice nella rapina del 1979, una grande mente e ora un sacerdote con il nome di padre Francesco. Elettra contatta il sacerdote, che ha abbandonato le sue abitudini criminali per abbracciare la sua vocazione, quella di aiutare l’invisibile. Ancora una volta, Elettra deve lavorare su una sfida convincente. Il team inizia a pianificare la rapina in ogni dettaglio. Duilio effettua molte ispezioni con i suoi amici senzatetto, mentre Al studia i piani di sorveglianza del Museo, i tempi e i modi per entrare, rimanere nascosti e sostituire il dipinto di Raffaello per uscire senza un graffio. Su suggerimento di Duilio, Elettra contatta Duffy, un esperto falsario che lavorerà per realizzare una copia perfetta di La Muta in grado di resistere all’analisi scientifica. Dopo diversi giorni di ricerche, si trova l’unico posto possibile per nascondere qualcuno all’interno del Museo: una panchina designata per i visitatori. Tuttavia, è molto stretto, solo una persona molto magra potrebbe riuscire a nascondersi all’interno, il che sarebbe perfetto per Ossario. Un altro possibile ostacolo è Sabina, capo della sorveglianza del Museo, donna molto intelligente e pericolosa, ma single. Una preda perfetta per Rodrigo, il rubacuori. Nel frattempo Enzo inizia a svolgere attività apparentemente prive di significato, e in realtà pericolose perché rendono ancora più sospettosi il procuratore Ilaria e il Capitano dei Carabinieri. Invece, mirano a fuorviare la Procura e ottenere informazioni importanti sullo svizzero e sul suo finanziere Michael Lai, un ricco collezionista d’arte cinese.
Grazie alle abilità di hacking di Al, che riesce a manipolare i sistemi di sicurezza del Museo, al meticoloso lavoro di falsificazione di Duffy, alla collaborazione dei senzatetto e di Duilio, al genio di Arduino e al fascino di Rodrigo, il piano viene messo in atto. Nonostante tutti gli imprevisti e le sorprese che il caso lancia sulla loro strada, che vengono risolti con incredibile creatività e improvvisazione da parte del team, l’improbabile banda La Muta riesce a portare a termine la rapina … ma non proprio alla fine. Anche i piani più perfetti, anche le abilità più eccellenti possono essere capovolti da un dettaglio, un incidente che vanifica gli sforzi più attenti e la cautela. La rapina fallisce a un centimetro dal suo successo, e purtroppo il team non ha previsto un piano B. Elettra ne penserà immediatamente uno, trasformando il furto in una truffa senza saccheggiare il Museo e, cosa interessante, senza nemmeno infrangere la legge se questa idea rimane valida: “Rubare ai ladri non è furto!”
2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente da Luca Trovellesi Cesana alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).