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“Strocca che fila, fila che strocca” su PIANETA INFORMAZIONE.

Scommetto che di fronte alle parole “Ambarabà ciccì cocò”, ognuno di noi sa completare la frase. Chi, nella propria vita, non ha mai avuto modo di imparare questa semplice filastrocca? Le filastrocche sono un patrimonio letterario popolare vastissimo e di fondamentale importanza per grandi e piccini.

Le filastrocche, spesso, non sono scritte da un singolo autore, ma da vari autori. Sono il frutto di un passaparola tramandato oralmente per generazioni, al fine di trasmettere conoscenze più o meno complesse. Esse rivestono un ruolo importante a diversi livelli. Le filastrocche servono a tramandare le nostre tradizioni ed a fortificare le nostre origini, ma hanno anche una valenza educativa.

Le cantilene, infatti, ci spiegano in maniera semplice e “a misura di bambino” cosa è giusto fare e cosa è meglio evitare, cosa è bene e, invece, cosa è male. Non da sottovalutare, inoltre, la funzione relazionale che esse ricoprono: le filastrocche sono strumenti assai importanti per creare un rapporto di intimità e condivisione con i più piccoli. Per questo motivo, oltre al contenuto, ciò che è importante è sicuramente la modalità con cui esse si esprimono; le filastrocche sono costituite da un linguaggio semplice, ripetuto, musicale, ritmato: è proprio per questo che i bambini inizialmente le ripetono come un gioco, per un piacere ludico che ne deriva, senza magari coglierne appieno il significato.

Non solo le parole, ma anche i gesti e le coccole che mamma e papà ripetono durante questi momenti diventano di primaria importanza. Il linguaggio utilizzato deve essere molto semplice, adatto all’età e al livello di sviluppo del bambino, evitando l’uso di deformazioni o vezzeggiativi inventati. Non solo: un’idea carina può essere quella di sostituire alcuni nomi nella filastrocca con i propri nomi o quelli delle cose a lui care, come il suo gattino o il suo peluche preferito.

“Strocca che fila, fila che strocca” su PIANETA INFORMAZIONE.
A cura di Ilaria Solazzo.

Le filastrocche sono un componimento breve, giocoso, di versi e parole, non sempre definito correttamente, che seguono un ritmo scandito da allitterazioni, assonanze e rime. Da sempre le filastrocche fanno parte della cultura di tutti i popoli. Esistono diversi tipi di filastrocche con una funzione molto precisa: filastrocche narrative libere (sui mesi, i mestieri, le stagioni, le feste, animali, cose, …), filastrocche per giocare con le parole e per divertirsi, filastrocche per fare addormentare i bambini (le ninne-nanne), e filastrocche per decidere a chi tocca iniziare per primo un gioco di bambini (conte).

https://www.matildaeditrice.it/libri/strocca-che-fila-fila-che-strocca

Dettagli inerenti il libro

Titolo: “Strocca che fila, fila che strocca”.
Autrici: varie.

Illustratrice: Tiziana Rinaldi.
Casa editrice: Mammeonline.
Editrice: Donatella Caione.
Copertina: flessibile a colori.
Tipo: brossura.
Prezzo: 10,00 euro.
Prima edizione: novembre 2007.
Pagine: 59.
Codice: 978-88-89684-10-8.
Collana: I libri del filo invisibile.
Età di lettura: 4-8 anni.

Descrizione del libro

La filastrocca è un modo divertente ma allo stesso tempo efficace per avvicinare i bambini alla lettura ed educare alla memoria e al ritmo. In questo libro accanto a giocose filastrocche troviamo graziose illustrazioni. Gran parte di queste sono colorate in modo parziale. Ciò per offrire, accanto al piacere della lettura, dell’osservazione e della ripetizione ritmica, la possibilità di interagire, se si vuole, con e sulle pagine del libro. Come? Terminando di colorare i disegni, ritagliando e assemblando semplici collage, completando cornicette, ridisegnando secondo la propria fantasia alcuni elementi presenti tra le pagine del libro. Di volta in volta, Tiziana Rinaldi fornisce chiare istruzioni, cercando di introdurre all’uso delle più semplici tecniche, anche con esempi pratici. Gli argomenti delle filastrocche sono temi cari ai bimbi: la nanna, la pappa, la famiglia, le persone care, compreso il fratellino che sta per nascere e quello già nato con cui spesso si litiga! Il libro è adatto ai bimbi dai 4 anni: i più piccini potranno colorare e ascoltare e i più grandicelli leggere e apprezzare al meglio le indicazioni per imparare a disegnare. Spiega Tiziana ai bimbi: “Dunque prepara matite ben temperate da tenere accanto mentre leggi. Ma anche forbici arrotondate, colla ben incollante, e tanti fogli, bianchi… e prepara anche fogli di quotidiani, di riviste, di carta da regalo…”.

Info su Tiziana Rinaldi

Tiziana Rinaldi Art – Pittrice, illustratrice, autrice

Sito ufficiale della casa editrice

https://www.matildaeditrice.it

Pagina Facebook ufficiale della casa editrice

https://www.facebook.com/matildaeditrice

Dove poter acquistare il libro online

https://www.ibs.it/strocca-che-fila-fila-che-libro-vari/e/9788889684108

https://www.matildaeditrice.it/libri/strocca-che-fila-fila-che-strocca

https://www.mondadoristore.it/Strocca-che-fila-fila-che-na/eai978888968410/

https://www.libreriauniversitaria.it/strocca-fila-fila-strocca-fatevi/libro/9788889684108

https://www.hoepli.it/libro/strocca-che-fila-fila-che-strocca-fatevi-avanti-sotto-a-chi-tocca/9788889684108.html

Quattro chiacchere con l’editrice del libro “Strocca che fila, fila che Strocca”.

ILARIA – Il libro contiene varie autrici, attraverso quale criterio hai selezionato ognuna di loro?
DONATELLA – Sì, è un libro corale. Ed è nato proprio sull’impulso delle autrici stesse che condividevano la loro passione per le filastrocche nella comunità Mammeonline.

ILARIA – C’è una filastrocca in particolare a cui sei più legata?
DONATELLA – Sì. Si tratta di una filastrocca di Luisa Staffieri. Parla del trascorrere del tempo attraverso la vita di una bimba che cresce.

ILARIA – Un libro con temi cari ai bambini… Il tuo essere mamma quanto ha influito su tali scelte?
DONATELLA – Molto, tanto più che come ti dicevo il libro è nato all’interno della comunità Mammeonline. Ma questo come tanti altri libri, pubblicati quando ero una giovane mamma, sono stati per vari motivi influenzati dall’essere una madre che leggeva molto ai figli e che cercava per loro libri belli.

ILARIA – La filastrocca è… ?
DONATELLA – Le filastrocche sono importantissime perché educano alle parole, al suono, alla musicalità. Recitare filastrocche insieme a persone adulte poi può essere anche uno strumento molto utile per superare difficoltà di linguaggio.

ILARIA – La tua filastrocca del cuore, della tua infanzia, la ricordi ancora?
DONATELLA – Un po’ tutte le ninne nanne che mi cantava mia madre e che io ho ricantato a mio figlio e mia figlia. A volte anche divertendomi a cambiarle. O perché non le ricordavo bene o perché in un caso mi sembrava discriminante. Mi riferisco a quella che diceva “se arriva l’uomo nero”, che io ho cambiato con gli uomini di tanti colori!

ILARIA – All’interno anche disegni, collage, e non solo! Una tecnica alternativa per catturare l’attenzione dei piccoli lettori?
DONATELLA – Ma non solo, soprattutto un modo per suggerire attività da realizzare e dare indicazioni su come disegnare, colorare, fare collage. E poi ci sono le cornicette che le persone giovani come te forse non conoscono ma che la mia generazione conosce bene perché ci venivano fatte disegnare nei quaderni per abbellire le pagine.

ILARIA – Grazie per la tua disponibilità, ora se vuoi puoi lasciare un messaggio ai nostri lettori.
DONATELLA – Sono io che ringrazio te, per la tua disponibilità e gentilezza. Cari lettori e care lettrici, fate un “salto” sul mio sito… troverete tanti libri meravigliosi da comprare e da poter regalare ai vostri bambini. I libri per bambini sono come un albero… Siete d’accordo? Spero di sì. Proporre le filastrocche ai bambini è un aiuto per lo sviluppo del linguaggio e della memoria. Ripetendole insieme o da soli imparano nuove parole, ma anche la bellezza della nostra lingua ricca di musicalità. I brevi testi delle filastrocche possono accompagnare le loro giornate durante i giochi ed i momenti particolari dell’anno.

Parole che si rincorrono, mentre mamma e papà fanno una corsa lunga nove mesi per far spazio nella pancia e nella testa al bambino che deve nascere...

Tratto da “Strocca che fila, fila che strocca”, Matildaeditrice.

2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente dall’editrice Donatella Caione alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

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