PIANETA INFORMAZIONE… RAFFAELLA ALTERIO.
A cura di Ilaria Solazzo.
Raffaella Alterio nasce a Roma nel 1992. Fin da piccolissima si avvicina al mondo dell’arte iniziando i suoi studi di danza classica e contemporanea presso il Centro Italiano Danza e nel 2010 ottiene l’attestato “Royal Academy of Dance”, livello Advance1. Nel 2011 inizia la propria formazione artistica all’Accademia Internazionale di Teatro a Roma diretta da Silvia Marco Tullio e Fiammetta Bianconi, vincendo una delle cinque borse di studio per merito assegnate dalla Regione Lazio. Nel 2015 frequenta il Master di perfezionamento Musical In Progress con la direzione artistica di Chiara Noschese. Nel 2016 debutta al teatro nazionale con “Le avventure di alice nel paese delle meraviglie” e nel 2017 ” Pinocchio cuor connesso” testo e regia di Chiara Noschese. Nella Stagione teatrale 2018/2019 interpreta Michael nel Musical “Peter Pan” con le musiche di Edoardo Bennato e la regia di Maurizio Colombi. Nel 2019 è Coco in “Aladin il Musical Geniale” produzione Teatro Brancaccio. Per il Teatro Belli di Antonio Salines è Anne ne “Il diario di Anne Frank”. Nel 2022 riprende le produzioni interrotte nel periodo pre pandemico. È Coco in “Aladin il musical geniale ” e Anne in “Il diario di Anne Frank”.
“Il diario di Anne Frank” di Frances Goodrich e Albert Hackett al Teatro Belli di Roma fino al 27 gennaio 2022.
Traduzione Alessandra Serra e Paolo Collo.
Con (in ordine di apparizione): Ruben Rigillo, Gabriella Casali, Raffaella Alterio, Francesca Bianco, Beatrice Coppolino, Vinicio Argirò, Tonino Tosto, Susy Sergiacomo, Fabrizio Bordignon, Roberto Baldassari
Aiuto regia: Martina Gatto.
Scene: Vito Giuseppe Zito.
Costumi: Annalisa Di Piero.
Ufficio promozione scuole: Alessandra Santilli.
I brani tradizionali ebraici sono cantati da Eleonora Tosto.
Regia: Carlo Emilio Lerici.
Una coproduzione: Teatro Belli / Compagnia Mauri Sturno.
Dopo il grandissimo successo del suo debutto nel gennaio 2020, torna in scena al Teatro Belli IL DIARIO DI ANNE FRANK. La vicenda inizia con Otto Frank, unico sopravvissuto, che ritrova nella soffitta il Diario tenuto da sua figlia Anne (Raffaella Alterio). Mentre inizia a leggere, come evocate dalle pagine del Diario, riprendono vita le vicende della famiglia Frank nella Amsterdam occupata dai nazisti. E’ il 1942: la famiglia Frank è ebrea, e i tedeschi danno la caccia agli ebrei di casa in casa. Prima del tragico finale, Anne vivrà due anni nel rifugio segreto, vedendo il cielo solo la notte, da una piccola finestra, con la compagnia della sua famiglia, della famiglia Van Daan e del dottor Dussel. Con una scenografia che si sviluppa su due livelli e quattro ambienti, lo spettacolo è strutturato come un lungo piano sequenza, in cui i dieci attori ci raccontano, in una coralità scenica e narrativa, la loro quotidianità, in un sottile confine ed equilibrio tra tragedia e leggerezza. Le circostanze, inusuali e inimmaginabili, mostrano caratteri diversi e contrastanti, egoismi e simpatie, paura e speranza, e lo sbocciare di un giovane amore. E anche se la fine è imminente e certa, fino all’ultimo Anne conserva la sua voglia di vivere e la sua fiducia nell’umanità: «…continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo…»
In scena, insieme a Raffaella Alterio, Ruben Rigillo, Francesca Bianco, Gabriella Casali, Beatrice Coppolino, Vinicio Argirò, Tonino Tosto, Susy Sergiacomo, Fabrizio Bordignon e Roberto Baldassari. I commoventi canti tradizionali ebraici che accompagnano la vicenda sono cantati da Eleonora Tosto.
Considerato uno dei capolavori del teatro del ‘900, e Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1956, Il Diario di Anne Frank, nel suo debutto al Teatro Belli nel 2020, ha registrato un grandissimo successo di pubblico e di critica, e un successo di particolare rilievo soprattutto negli oltre 2500 studenti delle scuole di Roma e provincia che vi hanno assistito.
Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio dalle principali istituzioni ebraiche: UCEI – Unione della Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo della Shoah, Centro Ebraico Italiano “G. E. V. Pitigliani”, l’Associazione Progetto Memoria e l’Associazione Figli della Shoah.
Intervista
ILARIA – Ciao Raffaella e benvenuta su PIANETA INFORMAZIONE. Partiamo dalla prima domanda. Nella tua carriera hai dato vita a tanti personaggi, a quale sei particolarmente legata e perché?
RAFFAELLA – Io sono un’attrice piuttosto particolare, ho avuto la fortuna di rivestire tanti ruoli diversi di genere e caratteristiche. Sicuramente sono molto legata al personaggio che mi ha fatto debuttare al teatro Nazionale di Milano con la regia di Chiara Noschese. Ero Alice bambina ne “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie”. Ho amato quella bambina tenera e turbata dal dover cresce proprio come me. Un’altro personaggio al quale sono molto legata è Coco, la scimmietta di Aladin, in “Aladin il musical geniale” con la regia di Maurizio Colombi produzione Brancaccio. Attraverso Coco ho conosciuto la verità muta, indossando un abito ‘peloso’ e la faccia stratruccata. La mia unica battuta fino al finale dello spettacolo era “uhuh”, ma quante emozioni, sentimenti e colori contenevano quelle due parole!
ILARIA – Recentemente hai dato vita ad Anna Frank, ruolo complesso… Raccontaci.
RAFFAELLA – Il ruolo di Anne Frank è stato complesso da interpretare. La strada che il regista Carlo Emilio Lerici ed io abbiamo deciso di intraprendere è quella della leggerezza e crescita in una drammatica reclusione. Anne è una tredicenne, sicuramente in un contesto storico particolare, ma pur sempre una preadolescente ed adolescente che affronta la vita, i litigi ed i primi amori, le sofferenze e le delusioni. Siamo noi che a posteriori guardiamo la storia in chiave terribilmente tragica, ma noi conosciamo il finale. Loro vivevano e basta la storia! Questo spettacolo è andato in scena la prima volta al Teatro Belli nel 2020 con grande successo. Nei panni di Otto Frank c’era Antonio Salines da poco scomparso. Lui mi ha scelta per quel ruolo ed a lui dedico ogni recita.
ILARIA – Descriviti usando sette aggettivi.
RAFFAELLA – Sono timida, diversa, sbagliata, buffa, unica, precisa e diligente.
ILARIA – A chi ti ispiri artisticamente?
RAFFAELLA – A nessuno! Quanta poca umiltà in queste parole, ma è vero. Io vivo la scena, sbaglio spesso, ma sono istintiva… quello che faccio in scena è come il mio corpo desidera di muoversi senza un preconcetto o modello.
ILARIA – Se tu fossi un musical quale saresti?
RAFFAELLA – Se fossi un musical sarei “Alice nel paese delle meraviglie”.
ILARIA – Il tuo sogno nel cassetto è… ?
RAFFAELLA – Sogno di girare un film come protagonista! Vorrei tanto, purtroppo le porte del cinema ancora non mi sono state aperte ma mai dire mai! In oltre vorrei condurre un programma sulla Rai, una bella prima serata!
ILARIA – Se tu potessi fare un regalo all’umanità cosa sceglieresti?
RAFFAELLA – Se dovessi fare un regalo all’umanità regalerei l’uscita da questa pandemia. Un mondo normale che offre la possibilità a tutti di lavorare o più semplicemente vivere liberamente. L’emergenza sanitaria è stata e continua ad essere un dramma per la nostra società. Si accosta però a questo un immensa tristezza e chiusura verso il mondo. Dobbiamo tornare a ridere senza mascherine!
ILARIA – Cosa bolle in pentola?
RAFFAELLA – Vi deluderò, ma per ora nulla. Ma per me è una fortuna già aver ricominciato a lavorare in questo momento storico e sono sicura (o forse speranzosa) che arriveranno nuovi progetti.
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