PIANETA INFORMAZIONE… GIANFRANCO GRAMOLA.
A cura di Ilaria Solazzo.
Gianfranco Gramola, l’intervistatore dei vip, è diventato una star nazionale. Di mestiere ha fatto tutta la vita il commesso in un negozio di generi alimentari, attualmente è in pensione. Da sempre ha avuto una grande passione per Roma e per i VIP. Le sue interviste effettuate ai volti noti italiani lo hanno fatto balzare agli onori della cronaca. È bastato un articolo a tutta pagina pubblicato dal Corriere della Sera, per far scatenare internet. Molti giornalisti hanno pubblicato in rete, articoli su di lui. Gramola, pur non essendo un giornalista di professione, ha realizzato, fino ad oggi, oltre 930 interviste, tutte orgogliosamente non retribuite, fatte per passione. In 43 anni è riuscito ad intervistare personaggi super famosi: da Nino Manfredi ad Alberto Sordi, da Brigitte Bardot a Carlo Verdone… con mille aneddoti da poter raccontare a chiunque. Sogna di pubblicare presto un libro che racchiuda la sua storia.
INTERVISTA
ILARIA – Ciao Gianfranco e benvenuto su PIANETA INFORMAZIONE. Mi fa molto piacere averti mio ospite. Partiamo dalla prima domanda. Quando hai iniziato a fare le prime interviste?
GIANFRANCO – Ho iniziato qualche anno dopo aver finito il servizio militare, che ho fatto in parte a Bracciano, cittadina vicino Roma. Sono sempre stato un grande appassionato di Roma, della sua storia, del suo dialetto, della romanità e delle sue tradizioni. Tra me e Roma vi è stato il classico “colpo di fulmine”. Ho iniziato a leggere periodici che in qualche maniera avevano a che fare con la Capitale ed è stato proprio con uno di questi che ho incominciato a collaborare gratuitamente… si chiamava “Rugantino”. Agli esordi facevo delle ricerche riguardanti curiosità romane. Piano piano ho cominciato ad appassionarmi anche di cinema, di teatro e di Tv e… non solo! Inviavo, per posta, ad ogni artista o personaggio del mondo della politica, dello sport, ecc, delle brevi interviste, ricordo ancora quelle a Mario Scaccia (attore teatrale), Mario Verdone (papà dell’attore Carlo), Paolo Panelli, Nino Manfredi, Giulio Andreotti… solo per citarne alcuni.
ILARIA – Come le impostavi e tuttora imposti le interviste che rivolgi ad ognuno di loro?
GIANFRANCO – Sono domande schematiche che riguardano il rapporto dei Vip con la città di Roma, con l’aggiunta di alcune domande biografiche ed a sfondo professionale, il tutto condito dalla mia instancabile curiosità.
ILARIA – Chi sono i Vip che non hanno accettato di essere intervisti da te?
GIANFRANCO – Fortunatamente sono stati pochissimi. Uno fu Vittorio Gassman, il quale mi disse al telefono che non se la sentiva. Poiché sapevo che aveva dei periodi di forte depressione, per rispetto non insistetti. Altro rifiuto fu quello di Romina Power, che contattai più volte via mail. Ad ogni modo la mia caparbietà fu premiata nel tempo. Ebbi, poi, il piacere e l’onore di intervistarla.
In foto Rosanna Banfi con G. Gramola
ILARIA – Hai un motto che ti caratterizza?
GIANGRANCO – Sì. Finché c’è vita, c’è speranza.
ILARIA – Le tue interviste vengono realizzate tutte dal vivo?
GIANFRANCO – Assolutamente no. Tantissime le ho fatte telefonicamente. Molte altre attraverso la posta elettronica. Alcune persino via fax. Di quelle eseguite dal vivo, ricordo con piacere, quella fatta al grande Gigi Proietti, a casa sua, sulla via Cassia, oppure quella al regista Gigi Magni.
ILARIA – Tanti nomi, tanti volti, tante storie. Con alcuni di loro hai instaurato delle belle amicizie?
GIANFRANCO – Certamente. Non con tutti, ma con una buona parte.
ILARIA – Ti va di raccontare ai miei lettori qualche incontro?
GIANFRANCO – Sì. Simpatico fu quello con Carlo Delle Piane nel bar Rosati in piazza del Popolo o con Alessandra Canale in via della Croce. Ricordo, inoltre, con piacere l’incontro con Luciano De Crescenzo, a due passi dal Colosseo e quello con lo scrittore e sceneggiatore di tanti bei film brillanti Enrico Vanzina, nel suo ufficio ai Parioli. Memorabile anche l’incontro con Roberto Gervaso e quello con Monica Bellucci. Curioso l’incontro con Michele Mirabella, in un mercatino di antichità, proprio nel centro di Roma. Emozionante l’incontro con Maurizio Costanzo, nel suo ufficio di via Boezio e quello con Marina Ripa di Meana, proprio a casa sua, in via Ovidio. Ricordo la grande disponibilità di Ivana Spagna e di Stefano D’Orazio (batterista dei Pooh), l’intervista telegrafica via fax del Senatore a vita Giulio Andreotti e l’incontro con Michelle Hunziker. Esilarante l’incontro con Ezio Greggio, un grande mattacchione.
ILARIA – C’è un’intervista in particolare che ti ha emozionato maggiormente?
GIANFRANCO – Sì, quella con il mitico Alberto Sordi. Era di domenica. Ebbi il suo numero di telefono da un regista. Telefonai a mezzogiorno e lui gentilmente mi rispose che a quell’ora non aveva tempo, perché stava andando al mare. Mi disse di ritelefonare la sera. Lo richiamai e lui rispose cortesemente a tutte le mie domande.
ILARIA – Non tutti sanno che hai ricevuto un importante premio per il tuo impegno culturale. Quale la motivazione?
GIANFRANCO – Il 27 maggio del 2015 ho ricevuto il premio Simpatia in Campidoglio, il più antico ed importante premio di Roma. Insieme a me hanno ricevuto l’Oscar Capitolino: Carolina Kostner, Milly Carlucci, Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli, Claudia Cerasa (direttore del Foglio), Saverio Costanzo, Carmen Consoli, Claudia Pandolfi, Dino Zoff e tantissimi altri personaggi. La motivazione? Eccola qui… “Gianfranco Gramola è un personaggio alquanto curioso, è trentino ed ha un amore sviscerato per Roma. Appena può si trascina dietro la famiglia e piomba giù nella Capitale per ammirare le bellezze di Roma. A tempo perso fa il giornalista e lo fa con grande impegno. Ha intervistato con garbo centinaia di personaggi famosi della nostra città, mettendo insieme un vero e proprio tesoro giornalistico. Oggi, il suo amore per Roma e per i romani viene contraccambiato da Roma e dai romani con il Premio Simpatia”.
ILARIA – Perché venti anni fa hai voluto aprire un sito con le tue interviste?
GIANFRANCO – Per due motivi base. Il primo, per fare un omaggio a Roma. Roma è bellissima, è una città che mi ha accolto a braccia aperte fin dall’inizio e lo fa ogni volta che la raggiungo. La capitale mi ha regalato tante emozioni. Il secondo motivo è perché vorrei che la mia storia fosse presa come esempio per chi mi segue. Bisogna credere in se stessi, nel proprio talento e trovare gli spunti necessari per raggiungere i propri obiettivi e trasformarli in realtà.
ILARIA – Incontrare tutti questi i personaggi dal vivo è stato emozionante?
GIANFRANCO – Sì. Grande emozione ha rappresentato, per me, incontrare tanti personaggi che sembravano irraggiungibili… in realtà fa sorridere scoprire che sono persone come noi, con pregi e difetti, ansie e problemi quotidiani. Sono infinitamente grato a questa mia passione, perché mi ha dato l’opportunità di conoscere persone di grande umanità e spessore, che hanno arricchito il mio bagaglio culturale.
ILARIA – Chi vuoi ringraziare?
GIANFRANCO – Tutti gli artisti che mi hanno dedicato il loro tempo. Grazie di cuore, ad ognuno di loro, per la grande disponibilità dimostratami negli anni.
ILARIA – Il tuo sogno nel cassetto è?
GIANFRANCO – Pubblicare un libro nel quale mi racconto.
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