PIANETA INFORMAZIONE… MONTSE ALCOVERRO
A cura di Ilaria Solazzo
Pianeta Informazione ha incontrato Montse Alcoverro, attrice interprete di Ursula nella popolare soap opera spagnola Una vita, trasmessa in Italia da Canale 5, alla quale ha rivolto alcune domande…
Montse è un’attrice spagnola decisa, determinata, appassionata. La bella Alcoverro è amata, dal grande pubblico in Italia, per il ruolo di Ursula nella soap opera “Una Vita” (Acacias 38), trasmessa nella nostra nazione da Canale 5. Ma la bravissima artista internazionale ha un curriculum colmo di progetti interessanti che l’hanno vista raccontare vari e sorprendenti personaggi al cinema, in teatro ed in TV in tutti questi lunghissimi anni.
Intervista a Montse Alcoverro, la Ursula della soap opera spagnola “Una vita”.
ILARIA – Ciao Montse e benvenuta su PIANETA INFORMAZIONE. Partiamo subito con la prima domanda. Per questo nuovo anno abbiamo ricevuto la notizia che vuoi espandere la tua carriera in tanti altri paesi che da sempre ti affascinano, (Italia compresa). Puoi dirci qualcosa in anticipo?
MONTSE – Non posso anticipare nulla, ma è vero che dopo gli anni trascorsi a Madrid a registrare “Una Vita” e dopo questi due anni di pandemia, stanno riemergendo finalmente anche progetti internazionali. Nella mia carriera professionale ho avuto la fortuna di lavorare molto fuori dalla Spagna, sia al cinema che in televisione, così come in tournée teatrali. Ho lavorato in paesi come USA, Cina, Seneral, Nepal, Tibet, Turchia, Italia, Germania, Francia, Danimarca, Svizzera, Austria, Ungheria… Il fatto di poter lavorare in cinque lingue differenti mi ha permesso di poterlo fare. Con l’Italia ho un ricordo prezioso legato alle riprese con il Maestro Sergio Castellito inerente la serie “Comisario Magret” che abbiamo registrato a Praga.
ILARIA – In che modo questa pandemia ha cambiato la tua vita quotidiana in ambito privato e professionale?
MONTSE – L’ha cambiata totalmente, infatti il cambiamento è iniziato qualche mese prima quando ho terminato la mia partecipazione a “Una Vita” nel novembre 2019. Sono tornata nella mia città, Barcellona, e ho trascorso un Natale meraviglioso con la mia famiglia ed i miei amici. All’inizio del 2020 sono stati generati nuovi progetti, ma è arrivata la pandemia e con essa sono caduti sia i progetti teatrali che quelli cinematografici previsti per quell’anno. La normalità non è ancora tornata, ma per quest’anno ho nuovi entusiasmanti progetti. Spero che si possano fare perché la situazione pandemica è ancora lontana dall’essere finita.
ILARIA – Il tuo CV ha numerose esperienze lavorative con grandi nomi. C’è qualcuno tra i lavoratori che ricordi con affetto e stima? Come?
MONTSE – Molti, la solita cosa per me è innamorarmi del mio personaggio, della sceneggiatura, della squadra e ovviamente dei luoghi in cui viene girato. C’è un film che ricordo con particolare affetto, “Antonio compie 50 anni”, di Alejandro Mira, che abbiamo registrato nel 2014, con Francesc Pagés come protagonista, purtroppo, entrambi ci hanno lasciato da poco. È stata un’estate meravigliosa… piena d’amore per il cinema e per le persone che l’hanno resa possibile.
ILARIA – Ogni artista non può vivere senza il proprio pubblico. Che rapporto hai con i tuoi fan?
MONTSE – Molto accattivante, è emozionante sentire l’amore che mostrano per me ed il rispetto che hanno per il mio lavoro.
ILARIA – Cosa speri che questo nuovo anno ti porti in campo artistico?
MONTSE – Spero che i progetti che ho in mano possano essere realizzati e che nuove ed entusiasmanti sfide professionali mi si presentino.
ILARIA – Se potessi fare un regalo all’umanità, cosa sceglieresti?
MONTSE – Una scatola magica piena di empatia, comprensione e amore.
ILARIA – Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima. Sei d’accordo?
MONTSE – Certo, ma non solo gli occhi… anche le mani, la bocca, la pelle…
ILARIA – Dove ti vedremo la prossima volta?
MONTSE – Spero di potertelo dire presto.
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2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Questa intervista è stata rilasciata, esclusivamente alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).
