“Il violoncello di Amir” della Matildeeditrice su PIANETA INFORMAZIONE.
A cura di Ilaria Solazzo.
Descrizione
Amir è un suonatore di violoncello che è costretto ad abbandonare clandestinamente il suo paese quando si rende conto che lì non può più vivere da uomo libero. Porta con sé il suo violoncello, ma lo perde durante il viaggio…
Oggi nel mondo purtroppo c’è un numero incredibile di persone costrette a fuggire dalla fame, dalle guerre e soprattutto dalla mancanza di libertà. Tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani, letterati, ingegneri, medici, e artisti, come Amir. E tanti giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo di società che ormai stanno invecchiando. La differenza culturale è fonte di ricchezza perché lo sviluppo culturale non è lineare, e non avviene da solo: ha bisogno di conoscenza di altre culture.
Dice Donatella Caione: “Quando Fuad Aziz mi ha proposto di ripubblicare un suo albo di qualche anno fa, Viaggio di un violoncello, con nuove illustrazioni e testo rivisto, non solo ne ho condiviso immediatamente il desiderio, ma ho anche compreso che questo libro fosse necessario, proprio come lo erano gli altri che ho pubblicato dello stesso autore. Tuttavia, allo stesso tempo, ho pensato che – proprio in quanto necessario – questo fosse anche un libro difficile, ora più che mai. Ogni volta che qualcuno prova infatti a dire o fare qualcosa per combattere il razzismo viene immediatamente bollato con l’appellativo “buonista”, quasi a dire che la parola solidarietà abbia acquisito un’accezione negativa. Ci si arrocca per difendere confini, senza ricordare che la terra è nata senza confini. C’è chi vuole difendere una razza, dimenticando che la cosiddetta “difesa della razza” ha generato guerre e persecuzioni poco meno di un secolo fa e, soprattutto, ignorando che la popolazione del nostro Paese si è sviluppata nel corso degli ultimi 2-3 millenni grazie a migrazioni e incroci di popoli: un esempio per tutti è il troiano Enea! Ci si accanisce contro i disperati che fuggono per cercare un futuro, trascurando che noi italiani/e abbiamo provato la stessa disperazione, per non parlare della responsabilità occidentale nell’aver depredato le ricchezze – e quindi il futuro – dei popoli oggi in fuga. Per fornire un alibi al proprio menefreghismo si accetta la facile spiegazione secondo cui le persone desiderano entrare nel nostro Paese per delinquere, ignorando che queste donne e uomini avevano spesso un lavoro e un ruolo sociale nei rispettivi Paesi di provenienza: alcuni erano poi artisti, poeti, musicisti. Come Tesfalida Tesfom, eritreo, sbarcato in Italia il 12 marzo 2018 dalla nave Open Arms. Al momento dello sbarco era denutrito, torturato, aveva la tubercolosi. È stato portato all’ospedale di Modica, dove è morto il giorno dopo. Hanno trovato nel suo portafoglio delle poesie. Musicista è Amir, il suonatore di violoncello protagonista di questo racconto di Fuad Aziz che ho deciso di pubblicare, per ricordare che questi ragazze e ragazzi che cercano di approdare sulle nostre coste hanno alle spalle una storia e, forse, tante persone preferiscono non conoscerla per paura di immedesimarsi in essa, per non dover pensare che quei ragazze e ragazze avrebbero potuto essere loro stesse/i.
Dice Fuad Aziz: “Oltre al musicista Amir, negli ultimi anni c’è purtroppo un numero incredibile di persone costrette a fuggire, dalla fame e soprattutto dalla mancanza di libertà: questo avviene a causa di un continuo crearsi di guerre nei loro Paesi da parte di poteri economici e militari, molto potenti, che mirano al dominio assoluto di una determinata zona per lo sfruttamento delle ricchezze, come è già successo nella storia moderna e contemporanea in molti Paesi del Medio Oriente ed in Africa, ricchi di petrolio, gas, ferro e oro. Inoltre la posizione geografica e geo-politica favorisce insediamenti e basi militari. Tutto questo avviene sotto gli occhi della silenziosa Europa che, anzi, partecipa spesso indirettamente alle guerre, con il pretesto di combattere sia i regimi dittatoriali che il terrorismo, due sistemi creati per dividere e distruggere. In base a queste considerazioni, molti Paesi occidentali sono storicamente responsabili di ciò che avviene oggi e ne consegue un obbligo di accoglienza, affinché cessino molte situazioni dolorose. Non dimentichiamo, infatti, che tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani… E ci sono letterati, ingegneri, medici e artisti come Amir: giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo delle società che li accolgono, i cui tassi di natalità sono molto bassi e le popolazioni sempre più anziane. Quindi oggi più che mai la parola accoglienza ha un valore civile e morale, è doverosa, da parte dei Paesi democratici, rispettarla e metterla in atto. Non va inoltre dimenticato che ogni differenza culturale è fonte di ricchezza perchè lo sviluppo culturale non è lineare, e non avviene da solo: ha bisogno di conoscenza di altre culture, valorizzandone le qualità e peculiarità. Amir é un musicista in cerca libertà”.
Dettagli inerenti il libro
Autore: Fuad Aziz.
Illustratore: Fuad Aziz.
Editore: Donatella Caione.
Casa editrice: Matilda Editrice.
Codice: 9788899908157.
Prezzo: €16,00.
Collana: I libri del filo invisibile.
Copertina: rigida a colori.
Temi: accoglienza, guerra, identità, educare alle differenze interculturali.
Genere: libro illustrato per bambini.
Data di pubblicazione: novembre 2018.
Formato: 20,5 x 20,5 cm.
Pagine: 24 a colori.
Contatto social dello scrittore
https://www.facebook.com/fuad.aziz.12
FUAD AZIZ
Fuad Aziz è nato in una città antichissima nel cuore del Kurdistan, Arbil/Irak, nel 1951. Fin da piccolo ha avuto dentro di sè la passione per l’arte. Ha studiato, infatti, presso l’Accademia di Belle Arti di Baghdad fino al 1974. Ha deciso, poi, di venire in Italia e si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Roma e poi di Firenze, dove ha conseguito la laurea. Pittore, scultore, da alcuni anni lavora anche come autore e illustratore di albi e libri per l’infanzia. Ha realizzato numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero e ha pubblicato numerosi libri presso molte case editrici italiane.
INTERVISTA
ILARIA – Ciao Fuad e grazie per aver accolto il mio invito. Onorata di averti mio ospite. Parto subito con la prima domanda. Tu doni al genere umano la fiamma dell’espressività artistica, nella sua multiformità… Cos’è per te l’arte?
FUAD – L’arte, si sa, è un riscatto dalle miserie del mondo. Ed anche la favola lo è. Si erge al di sopra dei muri e costruisce ponti. L’arte, come la favola unisce, dialoga.
ILARIA – Oggi siamo abituati a ricevere dalla rete tutto e subito. L’epoca dei nativi digitali uccide la fantasia?
FUAD – Dipende da come si usa. La tecnologia deve assolvere il suo compito. Per conciliare tecnologia e fantasia, occorre creare spazi. Spazi per entrambe le dimensioni, senza rifiutarne una. Ben venga la tecnologia, ma bisogna trovare sempre lo spazio per la sensibilità e la fantasia. Invito i bambini a dipingere liberamente, per scaricare in questo modo le tensioni, ed esprimere ciò che hanno dentro. Dipingere, come suonare, giocare, cantare… tutto ciò aiuta i piccoli ad esprimere quello che sentono, visto che si vive in un mondo brutto, pieno di guerre, le giornate nel quotidiano devono essere accompagnate da un pizzico di poesia che aiuti ad affrontare la vita nel modo giusto.
ILARIA – La favola e l’interculturalità, in una fase in cui si innalzano muri sempre più alti, come si inseriscono?
FUAD – Alcune regioni italiane valorizzano fortunatamente l’accoglienza questa parola. Occorre comunque continuare a lavorare su questo termine. Puntare all’educazione interculturale non per la presenza di un eventuale alunno straniero, ma per cercare di dare ai nostri ragazzi una predisposizione reale all’accoglienza ed alla solidarietà, perché questi sono i valori importanti per la nostra crescita.
ILARIA – Come è nato il tuo contatto con la letteratura dell’infanzia?
FUAD – Dalla necessità di parlare del mio popolo. La prima cosa che ho fatto, con la famosa casa editrice Fatatrac diversi anni fa, è stata la pubblicazione di due volumi “Ogni bambino ha la sua stella” e “La primavera viene d’improvviso” in cui ho parlato del mio popolo. Il popolo curdo è dimenticato, nessuno ne parla, così ho voluto farlo attraverso questi due libri. Da lì ho ricevuto la richiesta di illustrare alcune storie. Io amo l’arte a 360 gradi ed attraverso questa, ogni tanto, parlo con me stesso. Devo dire che mi è servito molto avvicinarmi al mondo dell’infanzia, mondo pulito e coraggioso. La fantasia dei bambini mi ha arricchito come artista.
ILARIA – La fantasia che ci porta a sognare, a desiderare…
FUAD – Questo è ciò che bisogna trasmettere ai bambini ed ai ragazzi. Dobbiamo educarli all’arte, alla poesia, non per renderli dei grandi poeti o dei grandi artisti, ma per farli crescere come persone speciali. Abbiamo il compito di far comprendere loro in modo chiaro temi come l’educazione interculturale intesa come scoperta, come conoscenza e come valorizzazione. Conoscenza perché abbiamo il dovere di conoscere; valorizzazione perché bisogna valorizzare tutte le capacità che esistono sul territorio, per creare. Il nostro compito è quello di preparare i piccoli di oggi e di domani ad un futuro migliore.
Dove poter acquistare il libro online
https://www.ibs.it/violoncello-di-amir-ediz-illustrata-libro-fuad-aziz/e/9788899908157
https://www.matildaeditrice.it/libri/il-violoncello-di-amir
https://www.libreriauniversitaria.it/violoncello-amir-ediz-illustrata-aziz/libro/9788899908157
https://www.unilibro.it/libro/aziz-fuad/il-violoncello-di-amir-ediz-illustrata/9788899908157
https://www.libraccio.it/libro/9788899908157/fuad-aziz/violoncello-di-amir-ediz-illustrata.html
RECENSIONE
La matita e il pennello di Fuad Aziz, artista della pace, sono poesia pura. Poesia di linee e colori. “Il violoncello di Amir” è un albo illustrato semplice, ma commovente, che narra di speranza, sogni e di una vita migliore. Un testo poetico, dalle belle e simboliche illustrazioni che rendono il libro adatto non solo ai bambini, ma anche a ragazzi ed adulti che possono, così, apprezzarne il significato più profondo. Un albo illustrato che invita a riflettere su ciò che sta accadendo intorno a noi.
Sito web della casa editrice
https://www.matildaeditrice.it
C’è realtà anche nella fantasia. Parola di Fuad Aziz.
2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente ad Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).