ANTONELLA FATTORI OSPITE DI PIANETA INFORMAZIONE
A cura di Ilaria Solazzo
Antonella Fattori è un’attrice di serie A, un’artista di elevato spessore. La Fattori in tantissimi anni di onorata carriera ha interpretato tanti ruoli importanti, che le hanno regalato notorietà e… non solo! Il pubblico la ama. Tanti fan la ricordano per il primo ruolo da protagonista nel film “L’aria serena dell’ovest” di Silvio Soldini. Altri, invece, la ricordano in “Elisa di Rivombrosa”, nei panni della Contessa Anna Ristori, molti altri per il suo articolato personaggio ne “Le tre rose di Eva” dove vestiva i panni della perfida Bettina. E anche nella miniserie della Rai “Nessuno Escluso” protagonista insieme ad Alessandro Gassman con la regia di M. Spano dove si è aggiudicata il Premio Flaiano come miglior attrice protagonista. A breve sarà impegnata nella regia di un cortometraggio dal titolo “Arà Mà”, con il coautore e il protagonista del corto Alex Scala, giovane attore emergente. Prodotto dalla Michelangelo Film di Massimo Spano, il corto sarà realizzato grazie alla vittoria dei selettivi del MIC (Ministero della Cultura). Nel cast vi saranno attori pluripremiati come Fabrizio Ferracane e Simona Malato.
INTERVISTA
ILARIA – Ciao Antonella e benvenuta su “Pianeta Informazione”. Inizio con la prima domanda. La tua passione per la recitazione a che età è germogliata in te?
ANTONELLA – Avevo 16 anni. A Prato nella mia città d’origine venne il grande maestro Luca Ronconi con un laboratorio teatrale mettendo in scena vari spettacoli tra cui “La torre” di Hofmannsthal. Seppi che cercava comparse e io mi presentai. Fui letteralmente folgorata dalla macchina teatrale e dalla magia del grande Ronconi. Così conclusa la maturità feci l’esame d’ammissione all’Accademia Naz. d’arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma e fui ammessa. Al terzo anno chi arrivò come insegnante di recitazione? Luca Ronconi. Si chiudeva un cerchio!
ILARIA – La tua è una carriera importante che ti vede, da lunghissimi anni, viaggiare molto. Come è stato lavorare sul set della fiction “Fosca Innocenti?”
ANTONELLA – Divertente. Una parte della fiction è stata girata ad Arezzo. La sera alla fine delle riprese sono andata insieme ad altri colleghi a mangiare in alcuni ristoranti della zona. Ho ritrovato i sapori e le diverse specialità tipiche toscane che mi ricordavano i vecchi sapori di casa e i molteplici piatti cucinati dalla mia mamma.
ILARIA – Sei da anni in fiction, film e serie TV di gran successo… Basti ricordare “Elisa di Rivombrosa”. Le tue emozioni a caldo?
ANTONELLA – Amo il mio lavoro e ancora dopo più di 30 anni di attività ho ancora un grande entusiasmo. Quando sono sul set o in teatro mi sento bene, in armonia, a casa!
ILARIA – Tanti di noi hanno avuto modo di seguirti nei tuoi lavori, nel corso degli anni. Vi è un ruolo a cui sei particolarmente legata?
ANTONELLA – Sinceramente ho un bellissimo ricordo de “La donna del treno” per la regia di Carlo Lizzani, di cui ero protagonista, con un giovanissimo Alessio Boni, così come de “L’aria serena dell’ovest” di S. Soldini e chiaramente, è impossibile non menzionare la contessa Ristori, ruolo che, a suo modo, mi ha regalato ancora più popolarità. Il successo di “Elisa di Rivombrosa” era in continuo divenire e si è presentato come qualcosa di inaspettato. Ancora oggi è una serie icona, seguitissima, che continua a piacere, a calamitare attenzione. Ricordo con affetto anche il ruolo interpretato ne “Le tre rose di Eva”, alcuni anni fa. Comunque ogni film rappresenta un viaggio e allo stesso tempo ti lascia addosso una storia, un racconto interiore.
ILARIA – Descriviti usando sette aggettivi…
ANTONELLA – Leale, istintiva, saggia, umorale, analitica, fumantina, allegra.
ILARIA – Chi sei nella vita di tutti i giorni, quando non ti viene richiesto di vestire i ruoli dell’attrice?
ANTONELLA – Sono una persona semplice, una donna alle prese con la quotidianità. Ho un figlio, una bella famiglia e da qualche tempo, vivo alle porte di Roma, scelta dettata dalla necessità di vivere una vita serena, tranquilla, meno caotica. Da buona toscana vivono in me radici forti, legate alla natura, allo stare bene.
ILARIA – Il tuo sogno nel cassetto qual è…?
ANTONELLA – Il mio sogno nel cassetto si sta avverando. A maggio farò la mia prima regia. Si tratta di un cortometraggio scritto a 4 mani insieme ad Alex Scala. L’idea del cortometraggio nasce da un’esperienza autobiografica di uno dei due autori. Il cast è quasi completato. Oltre al protagonista che sarà Alex Scala, promettente attore emergente ci sarà anche Fabrizio Ferracane e Simona Malato attori d’esperienza e pluripremiati.
ILARIA – Su quali valori basi la tua vita professionale? E quella privata?
ANTONELLA – Amo il mio lavoro che credo in tutti questi anni di aver svolto con correttezza e credendo fermamente che lo studio e il rigore fossero un valore aggiunto. Perseveranza, fantasia, studio, preparazione e perché no un pizzico d’incoscienza sono valori imprescindibili in questo lavoro. Nel privato ho sempre difeso la mia intimità, cercando di tenere ben distinta la mia figura professionale da quella privata.
ILARIA – Con quale regista ti auguri di poter lavorare a breve?
ANTONELLA – Chi non vorrebbe lavorare essendo un attore con P. Sorrentino? Mi piacciono i suoi film, il suo modo di raccontare e la sua capacità di dirigere gli attori. Ho amato tutti i suoi film e soprattutto l’ultimo “È stata la mano di Dio” che concorrerà nella cinquina dei film internazionali all’Oscar. Non posso che augurargli un in bocca al lupo con tutto il cuore. Incrociamo le dita!
ILARIA – Cosa bolle in pentola?
ANTONELLA – Io e Alex Scala abbiamo scritto un cortometraggio dal titolo “Arà Mà”. Abbiamo partecipato al bando dei selettivi del MIC (Ministero della cultura) ed abbiamo vinto! In un primo momento avevo scritto il ruolo principale per me poi ho pensato che sarebbe stato meglio scegliere di fare solo la regia per concentrarmi maggiormente e con tutte le energie a questa nuova e stimolante sfida.