LIBRO: “HEVA – Peshmerga kurda”
A cura di Ilaria Solazzo
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Grazie all’intervista eseguita oggi, alla Dottoressa Caione, ho l’opportunità di presentarvi il libro “Heva – Pershmerga kurda” di Fuad Aziz (Matilda Editrice, 2020).
Fuad Aziz immagina l’incontro delle due protagoniste con Hevrin Khalaf, la partigiana curda uccisa dalle forze appoggiate dalla Turchia e diventata un simbolo del martirio del suo popolo, da qui nasce l’idea di farne un manoscritto da lasciare ai posteri.
INTERVISTA
Con immenso piacere, oggi, vi presento Donatella Caione, editrice del libro “Heva – Peshmerga kurda”, una donna sensibile e professionale con la quale ho chiacchierato piacevolmente.
ILARIA – Heva è il nome della protagonista ed il titolo del libro. Un nome che delinea un confine. Cosa puoi svelare ai lettori circa il racconto?
DONATELLA – Un racconto doloroso che parla di una realtà che è importante conoscere: le peshmerga, cioè le partigiane kurde.
ILARIA – Spiegaci meglio…
DONATELLA – Le peshmerga kurde mi hanno colpito appena ho cominciato a sentirne parlare: ragazze e donne che combattono per la libertà e l’indipendenza del loro Paese diviso. Immediatamente mi hanno fatto pensare alle partigiane italiane. Mi sono chiesta quale fosse la loro storia, la loro vita prima di imbracciare le armi, mi sono chiesta quale fosse il loro ruolo tra i Peshmerga, i combattenti guerriglieri che già dal nome si dichiarano disposti a combattere fino alla morte. Ho sofferto molto, dopo aver appreso della morte di Hevrin Khalaf, combattente Kurda che rappresentava il desiderio di dialogo per una pacifica convivenza, ma anche la battaglia per l’emancipazione delle donne (contro i pregiudizi della cultura islamica), e simbolo del martirio del suo popolo, uccisa dagli jihadisti. Hevrin aveva detto: “Un giorno, quando le cose andranno bene, ti guarderai indietro e ti sentirai orgogliosa di non esserti arresa”. Lei non ha avuto la possibilità di farlo, ma noi possiamo essere orgogliose e orgogliosi per lei. Ho rivolto queste mie domande a Fuad Aziz, poeta ed artista Kurdo, e insieme abbiamo deciso di offrire le risposte attraverso questo libro, in cui la protagonista non è Hevrin, ma Heva. Heva non è una ribelle, ma una ragazza, una donna che sente il dovere e il desiderio di combattere per la sua libertà. Fuad ha immaginato che un giorno Heva ha incontrato Hevrin e attraverso le sue parole ha rafforzato il suo desiderio di combattere per la libertà delle donne e di tutto il suo popolo. Heva è autodeterminata, è fiera, è forte e desidera realizzare il suo sogno di vedere il suo Paese libero, indipendente, in pace.
ILARIA – Heva e Nerin, son i nomi delle due giovani donne chiamate a crescere in fretta in una fetta di mondo disagiato… L’idea della grafica di copertina del libro “Heva” ne vuole sottolineare le diversità?
DONATELLA – Soprattutto, oltre al dolce volto, è importante l’elmetto. Qualcosa che nessuno dovrebbe mai indossare, ma men che meno ragazze e ragazzi. La poesia ed il disegno sono elementi chiave presenti nel libro.
ILARIA – Tu da editrice quali emozioni hai provato nel leggerlo in bozza per poi pubblicarlo?
DONATELLA – In realtà l’ho letto pezzo dopo pezzo. Diversamente da altri manoscritti, è un libro che ho chiesto io all’autore di scrivere ed illustrare. Ci tenevo a raccontare questa storia, da quando sentii dell’assassinio brutale di Hevrin Calafata. Chi meglio del poeta ed illustratore kurdo Fuad Aziz poteva esserne in grado?
ILARIA – Il mondo femminile è il filo conduttore. Perché avete optato per questa scelta tutta in “rosa”?
DONATELLA – In realtà il mondo delle peshmerga è molto grigio, purtroppo. Mi piaceva raccontare la loro storia, perché le peshmerga sono delle ragazze straordinarie che combattono per la libertà del loro Paese alla pari degli uomini. Secondo i nostri stereotipi mentali le donne hanno ancora, purtroppo, un ruolo sociale molto marginale.
ILARIA – Le due amiche, Heva e Nerin, lottano separatamente, ognuna a modo loro. Tu ti senti più Nerin o più Heva?
DONATELLA – Sono due facce della stessa medaglia. Entrambe impersonano Hevrin, la combattente realmente esistita, non a caso i loro nomi compongono il nome Hevrin. Tra l’altro l’autore non si era reso conto che i nomi di fantasia uniti componessero il vero nome. O forse l’aveva scelto incosciamente… chissà.
ILARIA – Una delle parole presenti è ribellione. Tu da mamma e da editrice cosa pensi circa la disparità tra le nostre terre e le loro?
DONATELLA – Penso che quando nasciamo possiamo essere molto fortunate o sfortunate. Vale per tutti, ma, soprattutto, per le donne. Da mamma posso solo essere felice che mia figlia abbia avuto una vita più facile.
ILARIA – Se tu potessi fare un regalo a Heva e Nerin per cosa opteresti?
DONATELLA – Per un modo di pace, di libertà, di pari opportunità.
ILARIA – Quale parte del testo in “Heva” ha suscitato in te maggiori emozioni?
DONATELLA – Quando l’autore diventa per alcune pagine “personaggio” e racconta della sua infanzia in Kurdistan. E poi tutte le poesie.
ILARIA – Saluta i lettori con un augurio e consigliando loro due libri da leggere appartenenti alla tua casa editrice.
DONATELLA – Mi auguro che questo libro possa emozionare come ha emozionato me e consiglio, a lettori e lettrici di tutte le età, di leggere gli altri libri di Fuad Aziz, anche gli albi illustrati che sono libri per tutti, e non solo per l’infanzia.
Trama (in breve)
Heva vive in un villaggio circondato da una catena di monti, al confine tra Kurdistan siriano e Kurdistan turco. Un giorno conosce Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito del Futuro siriano, attivista per i diritti delle donne, in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo curdo e, come tante giovano donne che hanno scelto di combattere per il proprio Paese, decide di diventare anche lei Peshmerga. Ma che vuol dire Peshmerga? E perchè il Kurdistan è diventato un Paese smembrato e diviso fra quattro Stati? Quali sono i sogni delle giovani donne come Heva? L’autore lo spiega attraverso un racconto intervallato da poesie, sue e di altri poeti Kurdi. Età di lettura: da 7 anni.
Dettagli inerenti il libro
Autore: Fuad Aziz.
Editrice: Donatella Caione.
Casa editrice: Matilda Editrice.
Anno edizione: 2020.
In commercio dal: 27 maggio 2020.
Pagine: 70.
Tipo: brossura.
Età di lettura: dai 7 anni.
EAN: 9788899908249.
Prezzo: 10 euro.
Collana: I libri del filo invisibile.
Argomento: narrativa.
Temi trattati: accoglienza, guerra, amicizia, identità, educare alle differenze interculturali.
Il libro “Heva” di F. Aziz è in vendita su vari siti, di seguito alcuni link
https://www.mondadoristore.it/Heva-Pershmerga-kurda-Fuad-Aziz/eai978889990824/
https://www.unilibro.it/libro/aziz-fuad/heva-pershmerga-kurda/9788899908249
https://www.ibs.it/heva-pershmerga-kurda-libro-fuad-aziz/e/9788899908249
https://www.libreriauniversitaria.it/heva-pershmerga-kurda-aziz-fuad/libro/9788899908249
L’AUTORE DEL LIBRO
Fuad Aziz è nato in una città antichissima nel cuore del Kurdistan, Arbil/Irak, nel 1951. Fin da piccolo ha avuto dentro di sè la passione per l’arte. Ha studiato, infatti, presso l’Accademia di Belle Arti di Baghdad fino al 1974. Ha deciso, poi, di venire in Italia e si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Roma e poi di Firenze, dove ha conseguito la laurea. Pittore, scultore, da alcuni anni lavora anche come autore e illustratore di albi e libri per l’infanzia. Ha realizzato numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero e ha pubblicato numerosi libri presso molte case editrici italiane.
PENSIERO DELL’EDITRICE
Le protagoniste del racconto sono due amiche: Heva e Nerin. Non due ribelli, ma due ragazze come tante, che sentono il dovere e l’esigenza di combattere per la propria libertà. Lo scrittore Fuad Aziz ha immaginato l’incontro delle due protagoniste con Hevrin Khalaf, un incontro importante perché attraverso le parole della partigiana, le due giovani rafforzano il proprio desiderio di combattere per la libertà delle donne e dell’intero popolo kurdo. Come Hevrin Khalaf, anche Heva e Nerin sono autodeterminate, sono fiere, sono forti e desiderano realizzare il sogno di vedere il loro Paese libero, indipendente ed in pace. Heva e Nerin rappresentano il futuro che Hevrin – il cui nome è l’incontro dei loro – non ha potuto vedere, ma per il quale ha lottato e sacrificato la propria vita.
RECENSIONE
Heva è una studentessa kurda che frequenta la scuola superiore. Ogni giorno insieme alla sua amica Nerin percorre il tragitto che porta dal loro piccolo villaggio alla città. Un percorso che attraversa le meravigliose montagne della regione, ricco di curve, di salite e discese prima di arrivare alla scuola. L’incontro tra le due ragazze e Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito del Futuro siriano, nonché attivista per i diritti delle donne in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo kurdo porterà le due ragazze ad arruolarsi ed a combattere per la libertà del proprio paese, diventando Peshmerga. Un atto d’amore e politico per la propria terra, quello di diventare partigiane kurde. Un romanzo emozionante, accompagnato da poesie kurde, proprie dell’autore oltre che dai suoi raffinatissimi disegni. Un piccolo libro che nasce dall’urgenza dell’autore di parlare della grave situazione in cui versa il suo paese, il Kurdistan, patria di un popolo antichissimo e fiero, che da oltre 4000 anni resiste ad ogni tentativo di assimilazione da parte dei popoli vicini. Un omaggio alle peshmerga kurde, donne giovani ed istruite, che lottano con forza e determinazione per rendere il proprio paese libero.
2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente, esclusivamente ad Ilaria Solazzo, a titolo gratuito da Donatella Caione. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).