PIANETA INFORMAZIONE… ANGELO STRAMAGLIA.
A cura di Ilaria Solazzo.
Info sull’autore
Angelo Stramaglia nasce in provincia di Bari nel 1977. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere classiche con indirizzo storico-archeologico nel 2006 presso l’università degli Studi di Lecce, si trasferisce nel 2008 in Lombardia, nella provincia di Varese, dove attualmente vive e lavora. “L’ultimo pontefice” è il suo romanzo d’esordio.
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Sinossi
L’umanità sarebbe stata pronta per qualcosa di simile? Padre Bruno ne dubitava. Ma, nonostante tutto, era convinto che non vi fosse un momento da perdere e che il mondo dovesse esser messo a conoscenza di quanto sarebbe presto potuto accadere. Ma il sicario della Fratellanza osservava nell’ombra.
In un’Europa che vacilla, il furto di alcuni importanti documenti mette in subbuglio il Vaticano. Ciò che è stato trafugato potrebbe consentire di ritrovare una pericolosa macchina del tempo, occultata dal Vaticano stesso, capace di rimettere in discussione la Storia. Sulle tracce del pericoloso oggetto c’è Padre Bruno, un professore di Teologia dell’Accademia Pontificia di Roma, con la preziosa collaborazione del suo assistente Edwin e del commissario Marchesi. Parte una caccia spietata che porta i suoi protagonisti alla ricerca di indizi per ritrovare la macchina, mentre qualcuno ai più alti livelli trama nell’ombra per impedirlo a tutti i costi, in uno scenario in cui alta finanza, politica, terrorismo e religione si intersecano inestricabilmente, rischiando di scatenare l’Apocalisse.
Dove poter acquistare il libro online
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Dettagli sul libro
Titolo del libro: “L’ultimo Pontefice”.
Autore: Angelo Stramaglia.
Genere: romanzo.
Editore: Bookabook.
Formato: brossura.
Pubblicato: 11/05/2018.
Pagine: 559.
Lingua: italiana.
Isbn o codice id: 9788833230467.
Prezzo: 19 euro.
RECENSIONE
Ho avuto la possibilità di ricevere una copia autografata direttamente da Angelo Stramaglia, autore di vari capolavori. Ho da poco terminato la lettura de “L’ultimo pontefice” il thriller storico da lui scritto e devo ammettere che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. È un romanzo avvincente ed emozionante, coinvolgente dalla prima all’ultima pagina. “L’ultimo pontefice” è un libro da non farsi sfuggire. Fin dall’inizio la narrazione prende un ritmo incalzante, tanto che il lettore viene catapultato immediatamente in una Roma moderna, in cui complotti e segreti l’abbracciano silenziosamente. Si incontra subito Padre Bruno, (uno dei protagonisti), intento a cercare un oggetto… la cui storia si mescola con la leggenda. L’oggetto in questione è un cronovisore, uno strumento in grado di vedere nel passato e anche in un possibile futuro. Un oggetto occultato da tanti, perchè la sua rivelazione potrebbe mettere in crisi l’intero Vaticano, ma ancor più l’intero panorama mondiale. Ed è proprio da questo momento che padre Bruno sarà costretto a intraprendere una vera crociata per ritrovarlo: una crociata che costerà sangue, fatica e molto dolore. L’autore è stato in grado di tessere una storia geniale, in cui gli intrecci riescono a tenere incollato il lettore sulle pagine del libro. Subito si avverte la voglia di conoscere, e proprio come i protagonisti si percepisce uno stato di malessere, d’impazienza nella ricerca forsennata di questa macchina del tempo. I complotti ideati da Stramaglia si fondono bene con le profezie introdotte nel romanzo, in un mix travolgente, capace di nutrire la lettura di tutti in ogni singolo capitolo. Si evince che il romanzo non è frutto di una notte, ma di una grande passione e attenzione da parte dell’autore verso varie tematiche. I dettagli sono ben curati. La cosa che maggiormente mi ha appassionata? Bhe sono tante, in verità. In primis, senza dubbio, vi sono gli enigmi da risolvere nel ritrovamento del cronovisore. I personaggi, dal primo all’ultimo, sono ben costruiti e caratterizzati. Sicuramente un libro da leggere che consiglio a tutti coloro che amano le profezie, gli enigmi da risolvere guarniti da uno stile pulito e curato. 559 pagine di professionalità. Difatti già dalle prime pagine del primo capitolo l’autore ha catturato la mia curiosità e mi ha fatto battere il cuore. “L’ultimo pontefice” ha saputo coinvolgermi nella lettura, mi sembrava divedere nella mia mente le scene incredibili raccontate dal bravissimo Stramaglia. L’abilità di questo scrittore è stata quella di saper raccontare questa storia sulla ricerca della macchina del tempo e allo stesso tempo di svelare gli intrighi della politica e della religione. Uomini pronti a tutto pur di non far trapelare la verità su questa macchina pericolosissima che avrebbe potuto raccontare come si svolsero realmente i fatti passati e annunciare cosa sarebbe successo in futuro. A questi si aggiungono le reazioni apocalittiche avvenute dopo i ritrovamenti delle parti del macchinario e il dolore per la perdita di chi aveva conquistato una parte importante nella vicenda e nel mio cuore. Emozionante. È il termine con cui posso definire il romanzo e la sua lettura dalla prima all’ultima pagina.
Riassunto
I protagonisti di questa vicenda sono Padre Bruno, il suo fedele assistente Edwin e il commissario Marchesi che si fa coinvolgere nella vicenda. Padre Bruno è il professore di Teologia dell’Accademia Pontificia di Roma che durante delle ricerche viene in possesso dell’unica copia delle istruzioni per costruire il Cronovisore di padre Ernetti un macchinario che permetteva di rivedere il passato, il presente e il possibile futuro. Questo oggetto, per motivi di sicurezza mondiale era stato saggiamente diviso in tre parti e nascosto da padre Ernetti stesso. A proteggere questo macchinario fantascientifico c’era la Fratellanza, nata dopo la costruzione del Cronovisore, che venne messo in funzione da papa Pio XII e dal Presidente della Repubblica, che videro coi loro occhi alcuni avvenimenti epocali come la passione di Cristo. Dopo aver trovato le istruzioni di assemblaggio del Cronovisore Padre Bruno e il suo assistente Edwin si ritrovano a scappare dal Vaticano con un sicario alle costole. Data la gravità della situazione e i numerosi omicidi commessi dai sicari della setta segreta chiamata La Fratellanza, Padre Bruno e il suo assistente decidono di partire alla ricerca delle tre parti della macchina del tempo. Il professore sa già dove cercare. Padre Ernetti nel suo diario aveva lasciato degli indizi enigmatici che portavano a tre città. Ginevra, Londra e Tokyo. Dopo il ritrovamento del primo pezzo del Cronovisore, Padre Bruno, Edwin e il sicario della Fratellanza assistono a una scena apocalittica. Allo stesso tempo il Commissario Marchesi alle prese coi delitti accaduti contemporaneamente a Roma decide di credere alla storia della macchina del tempo e parte per aiutare i due prelati alla ricerca del Cronovisore.
“L’ultimo pontefice” è il romanzo d’esordio di Angelo Stramaglia.
ILARIA – Ciao Angelo e benvenuto su Pianeta Informazione. Iniziamo dalla prima domanda. Quando nasce la tua passione per la scrittura?
ANGELO – La mia passione per la scrittura nasce nella mia fase adolescenziale. Fu in questo periodo che cominciai a scrivere, dapprima cimentandomi con la poesia e poi, successivamente, con dei racconti brevi. A tal proposito, ho un mio lavoro nel cassetto, che mi piacerebbe prima o poi poter pubblicare, intitolato “Storie d’amore e di morte, compagne di vita”. In tempi più recenti, per così dire, ho cominciato a scrivere storie più lunghe e articolate. Dei veri e propri romanzi, di fatto. E ne ho sinora pubblicati due, mentre sono in fase di stesura del terzo, che spero presto di completare.
ILARIA – Quando hai deciso di scrivere questo libro e perchè?
ANGELO – Il libro ha visto la luce nella primavera del 2018 e ho voluto cimentarmi con questa vicenda a seguito della lettura di un saggio dedicato al cronovisore, scritto da un teologo francese, padre Francois Brune. Mi colpì ed affascinò moltissimo, benché avessi già sentito parlare di questa avveniristica macchina realizzata da padre Ernetti, pur trattandosi di un argomento controverso, con opinioni, a riguardo, totalmente contrastanti.
ILARIA – Quanti mesi hai dedicato alla stesura di questo bel libro?
ANGELO – Circa otto mesi di lavoro.
ILARIA – All’atto della sua pubblicazione cosa hai provato?
ANGELO – Difficile poterlo veramente spiegare. Sintetizzando potrei dire, orgoglio e soddisfazione e, perché no, un pizzico di incredulità.
ILARIA – Cosa può insegnarci il libro “L’ultimo Pontefice”?
ANGELO – Credo che possa provare a indurre il potenziale lettore ad interessarsi a tematiche sulle quali sarebbe bene, a mio modesto parere, interrogarsi e porsi dubbi molto più numerosi di quanti solitamente non ci si ponga, soddisfatti della versione comoda e rassicurante fornita dai media.
ILARIA – Progetti futuri?
ANGELO – Il mio progetto immediato è quello di terminare il mio terzo romanzo, le cui vicende ruoteranno intorno alla tomba del procuratore della Giudea, Ponzio Pilato, e che, secondo una suggestiva leggenda, sarebbe ubicata nei pressi del cosiddetto Lago di Pilato, nel parco dei Monti Sibillini, ai confini tra Umbria e Marche.
2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente, esclusivamente ad Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).